UMBERTO BOCCIONI
ARTE > FUTURISMO 1909 -1918 CA
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ARGOMENTO
ARTE: IL FUTURISMO, UMBERTO BOCCIONI
Nato
a Reggio Calabria nel 1882, Boccioni è il teorico e il principale esponente del
movimento futurista. Trasferitosi a Roma nel 1899, Boccioni diventa allievo di
Giacomo Balla, insieme a Gino Severini. Per sfuggire l’atmosfera provinciale
italiana, Boccioni intraprende una serie di viaggi in Europa, grazie ai quali
entra in contatto con le nuove tendenze artistiche e pittoriche, dallo Sturm
und Drang ai preraffaelliti inglesi. Tornato in Italia, si stabilisce a Milano,
dove conosce Marinetti e si avvicina all’avanguardia futurista. Nel 1910 scrive
con Carlo Carrà e Luigi Russolo il “Manifesto dei pittori futuristi ” ed il
“Manifesto tecnico della pittura futurista”. L’obiettivo dell’artista moderno
deve essere, secondo gli autori, liberarsi dai modelli e dalle tradizioni
figurative del passato per volgersi risolutamente al mondo contemporaneo,
dinamico, vivace, in continua evoluzione. Muore proprio quando, da qualche
anno, aveva iniziato ad allontanarsi dal futurismo, per esplorare soprattutto
nella scultura i criteri estetici del cosiddetto dinamismo plastico
.
Erano le 20 circa del 16 agosto 1916 quando il soldato Umberto Boccioni cadeva
incidentalmente da cavallo presso la località Sorte del Chievo, in via Boscomantico, nei pressi di Verona, dove era
stanziato il suo reparto. All’alba del giorno dopo, in un letto dell’Ospedale
militare di Verona, si spegneva uno dei più grandi artisti del Novecento.
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Boccioni
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